Ganesha

Il Dio indù dalla testa di elefante, è la divinità della saggezza e dell’acume ed è adorato anche come colui che rimuove gli ostacoli, difende le buone azioni e semina difficoltà sul cammino dei malvagi.

Si narra che un giorno, la dea Parvati stesse facendo un bagno. Non volendo essere disturbata, miscelò una goccia del suo sudore con dell’argilla e modellò la forma di un bambino, a cui infuse vita per fare da guardia.
Il dio Shiva, impaziente e impulsivo, si offese molto quando il bambino gli proibì di passare e gli tagliò di netto la testa. Parvati pianse disperatamente, finché Shiva non ordinò ai suoi sudditi di rimediare al danno, sostituendo la testa del bambino con la prima che avessero trovato.
Ne trovarono una di elefante e tutti provarono orrore, tranne Parvati, mossa dall’amore materno. Così, fece in modo che anche gli altri vedessero la bellezza che era in grado di vedere lei.
Questa è solo una delle leggende che narrano la nascita di Ganesha, ma tutte concordano sul fatto che, benché non sia né umano, né animale, incarna l’intelligenza di una mente umana combinata alla forza dell’elefante; la conoscenza suprema e la saggezza divina.

Quando il saggio Vyasa dettò a Ganesha il più lungo poema epico sacro mai conosciuto, Mahabharata, da incidere senza interruzioni, costui si spezzò la zanna, sacrificando la sua bellezza per la conoscenza.

-Le ampie orecchie simboleggiano il fatto che bisogna parlare di meno e ascoltare di più.
-Il suo ventre prominente contiene l’intero universo
-In una mano tiene un laccio, con cui simbolicamente stringe i suoi fedeli, accogliendoli nella sua grazia; -nell’altra mano tiene un’ascia, con cui allontana da loro ogni pericolo e avversità;
-una mano in segno di benedizione, con la croce uncinata che simboleggia benessere, successo e prosperità;
-nella quarta mano tiene un vassoio di dolci di riso, in segno di ricchezza e abbondanza.
-il topo è simbolo dell’avidità e della lussuria. È il veicolo di Ganesha e sta a significare che egli, cavalcandolo, è in grado di dominare tali impulsi e il topo è in attesa di ricevere ordini.
-Il simbolo sulla fronte è la sillaba sacra per eccellenza, il mantra: l’Om.
-il fiore di loto simboleggia la rinascita e la bellezza in un mondo “contaminato” poiché affonda le radici nel fango.