Il corvo è un animale estremamente intelligente, ha una buona memoria e sa prevedere le situazioni. Nonostante sia poco socievale è in grado di adattarsi perfettamente ai vari contesti sociali. È un animale molto famelico e insaziabile, mangia qualunque cosa persino le carogne, da cui estrae i bulbi oculari per nutrirsi del cervello.
La voce del corvo è una delle caratteristiche più importanti di questo animale, per la quale è annoverato nella lista degli animali canori. Possiede un linguaggio molto preciso, gracchia in modi diversi e dal suo ascolto è possibile imparare ciò che dice.
È in grado di dedurre dal contesto che sta vivendo i comportamenti di chi gli sta intorno, immaginando possibilità e agendo preventivamente di conseguenza.
Inoltre, pare che i corvi modifichino il proprio volo in base ai cambiamenti del tempo, e siano in grado di comunicare l’arrivo di piogge, venti o tornadi.
Il colore di questo animale è emblematico e duplice. Se infatti il nero è riconducibile alla morte e dunque alla fine, rappresenta anche il colore del principio, basti pensare al buio primordiale da cui nasce il tutto.
il corvo ha conservato in se opposti significati e simbologie creando attrazione e repulsione allo stesso tempo.
A dispetto di ciò che si è soliti pensare dunque è visto da molte tradizioni in doppia chiave di lettura, e non a caso è sempre stato usato quale fedele compagno di divinità o rappresentazione divina di dei e dee:
Infatti, il corvo è simbolo sacro di Odino, dio dei Vichinghi. Divinità guerriera e potente, Odino ha due corvi, Huginn (pensiero) e Muninn (memoria), che libera al sorgere del Sole perché volino per il mondo. Questi tornano alla sera e si appoggiano sulle spalle del dio, sussurrando le informazioni e i segreti che hanno carpito durante il giorno.
Anche per i celti il corvo era un animale di grande considerazione. Era sacro alla triplice dea irlandese Morrigan, dea della guerra, e alla dea gallese Brawen, gurdiana di Avalon, oltre che agli dei solari Lugh e Bran. Il corvo non era solo un simbolo di morte ma anche divinatore e traghettatore.
Un altro popolo che ebbe profonda devozione per il corvo fu quello dei nativi americani per cui secondo una leggenda della tradizione quiche sarebbe responsabile dell’origine del mondo. Per i nativi il corvo proteggeva dalla magia nera e dalla stregoneria, ed era in grado di prevedere gli eventi.
Per questo popolo il corvo era l’animale dello sciamano che appariva in sogno per scuotere gli animi e cambiare una realtá bloccata.
Il corvo ampliava la proprio coscienza ed era in contatto con il grande Spirito, possedeva la conoscenza del mondo e dell’umanità. Era il simbolo della trasformazione e della metamorfosi.
Presso gli indù incarna il concetto di metamorfosi ed è una delle manifestazioni del dio Brahma.
In Congo assunse la funzione di protettore ed era incaricato di avvertire gli uomini dei pericoli.
Nella mitologia cinese il sole è rappresentato da un corvo dorato con tre zampe, mentre in Giappone è amato dalla dea Amaterasu. In Corea è considerato più forte del drago e della fenice.
Nella cultura Maya era il Messaggero del dio del tuono.
Secondo la Bibbia e il Corano, è il demonio.